Weissenfels 12 gennaio 1901
Oggi pomeriggio, quando sono arrivato per la lezione
dovevo avere un aspetto piuttosto annoiato.
Mi aspettavo un altro pomeriggio di studi costruiti su 4 e 6 battute prive di valore musicale,
di esercizi svolti per muovere blocchi di accordi,
applicazioni di sola teoria di utilità incerta e noia garantita.
Il mio malumore doveva essere così evidente da allarmare Kretzschmar,
che dopo i rapidi saluti non ha introdotto subito l'argomento della lezione,
che di solito inizia a sviluppare quando siamo ancora davanti alla porta di casa,
senza lasciarmi il tempo di tirare fuori i quaderni e sistemarmi.
Oggi al contrario mi sono seduto con calma
perchè il maestro, fingendo di sfogliare delle partiture,
si è preso un lungo momento per riflettere.
E credo che le conclusioni naturali della sua riflessione,
lo abbiano indotto a modificare l'argomento di questa nona lezione,
per caricarla di stimoli e promesse
che il suo piano didattico originale avrebbe posticipato.
Meglio così.
Forse ha temuto di perdere la mia attenzione.
Comunque dopo questo incontro finalmente potrò iniziare a scrivere musica.
E sono grato di questo al buon vecchio maestro,
che al mio primo scalpitare
ha aperto tutti i cancelli.
Musica povera, antica, banale, solo in maggiore, senza modulazioni,. ma pur sempre musica,
non più una serie di accordi insipidi e a volte indigesti per esercizi premusicali dall'utilizzo oscuro.
E questo mi sembra un enorme balzo in avanti.
Di seguito trascriverò tutto quello che mi ricordo
delle parole di quest'uomo grande,
parole come al solito precise e nello stesso tempo appassionate testimoni
di un interesse spontaneo per qualsiasi serie di suoni organizzati,
per ogni forma di architettura sonora volta ad esplorare il linguaggio artistico.
Il compito che si era dato, di presentare il Sistema in modo organico ed esaustivo,
continuando la sua esposizione con il modo minore, e poi le progressioni e le modulazioni,
si è scontrato con la mia urgenza di trovare una verifica e una applicazione a quanto detto finora.
E questa osservazione lo ha spinto a entrare subito nelle logiche della teoria della forma.
Di questa lunghissima lezione cercherò di annotare tutti i concetti più utili alla pratica musicalee all'esercizio della composizione.
Non saprò mai scrivere tutto quello che ho imparato oggi
perchè Kretzschmar ha iniziato a parlare alle due del pomeriggio
e finito dopo le sei, quando fuori era già buio da molto tempo,
sviluppando una trattazione ininterrotta e ricca di fioriture estetiche, acustiche, etiche e storiche.
Che lo confermano ai miei occhi come l'uomo delle sette meraviglie, un savio padrone di mille saperi.
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Capisco bene la tua ansia di verificare
in che modo quanto hai appreso possa tradursi in musica.
Per farlo dovrai imparare a musicare questi accordi,
per ora in una sola tonalità e un unico modo, quello Maggiore.
Sembra poco, ma in verità puoi farci ottima musica e iniziare a sviluppare il tuo linguaggio.
Iniziamo a definire uno spazio musicale di otto battute.
D'ora in poi gli studi saranno di otto battute, in 4/4 o in 3/4.
Perché dovrai esercitarti a trovare il tema di uno studio sia su tempo binario, che ternario.
La penultima battuta, (la battuta 7) sarà sul V (grado) e l'ultima sul I.
Alla quarta battuta delle otto per ora ti consiglio di presentare il V,
e alla quinta battuta il I in stato fondamentale o in primo rivolto.
Ovvero |
Questa prima articolazione, con il Do alla prima e alla quinta battuta
ti offrirà la possibilità di dividere il periodo di otto battute in due frasi di quattro,
dove la seconda frase è una variazione della prima e termina sulla tonica
con un riposo sicuramente conclusivo della frase e dell'intero periodo.
E' una struttura armonica tra le più classiche e permette di trattare le due frasi
di 4 batt nei termini di proposta e risposta.
Per il momento non voglio definire più precisamente la frase; è importante che tu eserciti il tuo senso musicale
cercando, e soprattuto imparando a cercare, strutture melodiche e armoniche quantomeno coerenti
se non belle o nuove. Del resto sei stato tu a chiedere di andare all'assalto.
In seguito avremo modo di parlare della costruzione della frase e del periodo in modo più dettagliato.
Ma ora devi iniziare ad esercitare il tuo
pensiero musicale,
imparare a riconoscere il peso armonico dei diversi gradi per controllarne le implicazioni strutturali.
Dovrai esercitarti a sviluppare strutture armoniche, e affermarle in una forma scolastica
che seppur banale e semplicissima, contenga i primi termini espressivi
del tuo
pensiero artistico.
L'organizzazione armonica che ti ho indicato, ti assicura quella coerenza necessaria
per poter articolare un'idea melodica e concluderla.
Fu Aristotele se non ricordo male, a dire che una forma si costruisce quando si determina
un inizio, una parte centrale e una fine. Ma forse l'ho già detto.
Queste sono le condizioni preliminari per costruire una forma logica e classica,
quella con meno attributi e determinazioni,
ma coerente e comprensibile per tutti, perché accolta da tempo come parte della coscienza musicale collettiva.
Ecco il procedimento armonico che userai nei tuoi primi studi
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il ritmo armonico di cui potrai avvalerti
prevede che un accordo possa durare 4/4 o 2/4 o anche 1/4 di ogni battuta
(nel tempo ternario potrà durare 3/3, 2/3 o 1/3).
Naturalmente non è necessario che il ritmo armonico sia sempre così veloce,
Wagner in un preludio mantiene l'accordo di Eb Maggiore per 136 battute,
ma è evidente che le 8 battute che avrai a disposizione nei tuoi primi studi
non consentono una esposizione così lenta.
Ti accorgerai con la pratica che un ritmo lento
non può dirsi migliore o peggiore di un ritmo più mosso.
Il ritmo armonico cambia il colore della musica
e quindi dovrai sperimentare sia ritmi armonici lenti che veloci.
Per completare il periodo di 8 battute rispettando i riposi cadenzali indicati,
uno strumento pratico che può esserti di aiuto
è questa tabella con le successioni armoniche più utilizzate.
Ti aiuterà a seguire un percorso armonico coerente e comprensibile. |