I quaderni di Adrian Leverkühn |
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I quaderni di Adrian contengono le trascrizioni complete delle lezioni di Wendel Kretzschmar, organista di Halle, e unico musicista che il nonno riconobbe come suo maestro di composizione. Dopo una lunga pausa la compilazione dei quaderni Le
famose 18 lezioni si tennero dal maggio del 1900
a Weissenfels, cittadina a 70 km da Halle che nel Doktor Faustus viene chiamata
Kaisersaschern, dove Adrian soggiornò per nove anni ospite di suo zio. Ho letto molte volte queste prime pagine di diario, Tutte le forme che Adrian ha costruito e sviluppato Ma questa è già teoria della forma, di cui preferisco parli Adrian, che nei suoi quaderni ne completa una sintesi chiara e sistematica. |
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Adrian Leverkühn - Primo quaderno di armonia |
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Weissenfels 10 maggio 1900 Io invece ho ascoltato con vivo interesse le parole di quell'uomo ispirato e sapiente di musica, di filosofia, di arte e di molte altre cose umane. |
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Spesso le sue parole mi hanno colpito nel profondo. Le sue conferenze interminabili e a volte stravaganti |
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Per definire il segno che quelle parole hanno colpito devo tornare al vecchio fienile della casa dove sono nato, quando una sera mi sono ritrovato con tutti i bambini della fattoria, e Hanne la stalliera, ci ha insegnato i canoni infantili. Fu quella sera (avevo forse dieci anni), che tutta la forza della musica mi raggiunse per la prima volta, in un lampo, una intuizione inaspettata che grazie a quel semplice artificio di entrate ritardate, ha rivelato l'enorme potere che esercita la musica sui miei effetti, come li hanno chiamati, la facoltà di scatenare emozioni irrazionali e piacevolissime, la sua magia, la sua malia. Fu la prima volta. |
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Adesso che ci ripenso capisco che fu proprio davanti a quel fienile, nelle serate successive, quando tutti noi bambini ci sedevamo in cerchio per cantare, che iniziai a sviluppare il proposito di conoscere la forza misteriosa che avevo percepito. Decisi allora di studiarne le leggi e indagarne i segreti, per poterla infine controllare e utilizzare come linguaggio che comprenda tutta l'autorità e la forza implicita in quella suggestione incantevole che è la musica, regina delle arti perché sa parlarci dell'indicibile, dove ciò che conta non può essere annotato o aricolato. |
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Quella determinazione si traduce ora nel sogno più maturo di scrivere "buona musica" (come prometteva il titolo della conferenza di Kretzscmar). Un desiderio rimasto a lungo vago e ancora inattivo, al quale l'incontro con questo organista può forse offrire una possibile realizzazione. Fu proprio la sua ultima conferenza quella che mi convinse a percorrere con lui questa strada e ad aprire il diario che sto scrivendo. Ricorderò sempre il cartellone della Società del Bene Pubblico che annunciava l'ultimo incontro della stagione con un titolo altisonante e che prometteva molto: Cosa è bene sapere per poter scrivere buona musica Quella sera la sua esposizione del nostro sistema musicale ha confermato Kretzschmar come uomo molto colto, di profondi saperi, e dotato di un'intelligenza aperta e forse contagiosa. Così alla fine della conferenza mi sono presentato per chiedergli di accettarmi come suo allievo di composizione . E lui ha acconsentito senza esitazione, avendo riconosciuto in me l'attento ascoltatore delle sue orazioni precedenti. Ci siamo accordati per una lezioni al mese che si terrà a casa sua, un grande alloggio all'ultimo piano di una casa patrizia vicino al Duomo. Kretzschmar mi ha subito consigliato di aprire un quaderno di appunti dove scrivere tutto quello di cui parleremo. Parleremo, lui dice proprio così, ma poi parlerà solo lui. "Il Sistema Musicale che intendo mostrarti si compone di numerosi procedimenti che, danzando tra loro, generano il miracolo della buona musica. Tuttavia, all'inizio dello studio questi materiali vanno sistematizzati, affinchè ci aiutino a definire e a controllare tutti i diversi passaggi del processo creativo che dovrai affrontare. E per sistematizzarli non c'è niente di meglio di un accurato quaderno di appunti." Io ho accettato il suo consiglio di buon grado, anche perchè il riepilogo e la sintesi fanno da sempre parte del mio metodo di lavoro e ricerca. Quindi ho aperto questo nuovo quaderno che chiamerò diario musicale. |
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Come premessa alla sua prima lezione riporto lo schema che avevo tracciato ascoltando la sua ultima conferenza, quella che mi ha spinto a propormi come suo allievo, quella che lui ha voluto intitolare: |
Cosa è bene sapere per poter scrivere buona musica |
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Tutta la teoria necessaria per poter comporre viene comunemente organizzata |
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armonia | Lo sviluppo in senso verticale del suono, gli accordi, il loro collegamento, consonanze e dissonanze, le cadenze, il modo maggiore e minore, le triadi e gli accordi di settima, le modulazioni, le progressioni, le risoluzioni naturali ed eccezionali delle dissonanze Le strutture armoniche. |
contrappunto | Il movimento delle voci, cioè il trattamento e lo sviluppo di due o più voci autonome tra loro. Al contrario della musica omofonica, che si riassume nello sviluppo di voce principale e accompagnamento, quella polifonica e contrappuntistica si sviluppa su distinte voci di valore autonomo che si incrociano e si separano concorrendo alla costruzione di una forma musicale unitaria. L'imitazione. La forma più elaborata del contrappunto: la fuga. La fuga di scuola I fugati e altri principi di fuga |
teoria della forma | L'inciso e il motivo. La costruzione di una frase e di un periodo su principi armonici e melodici. Le forme monopartite, bipartite, tripartite, polifoniche, narrative. Il periodo doppio, la romanza, la sonata, il rondò, la sinfonia, la canzone e tutte le altre forme. L'organizzazione di una o più idee musicali in un formato. La costruzione melodica |
In realtà dopo questa classificazione così precisa Kretzschmar ha chiarito che questi tre saperi si combinano tra loro fin dai primi passi: per poter scrivere un soddisfacente studio di armonia il principiante lo costruirà in 8 battute, che lo porteranno a ragionare sulla semifrase di 4 battute che dovrà terminare con una cadenza. In altre parole l'esercizio dell'armonia si collega dai primi passi alla teoria della forma. Del resto una buona linea melodica merita di essere arricchita da una linea in contrappunto che la sostenga e magari la esalti (così si è espresso il buon Kretzschmar). La virtù di questa conferenza è stata quella di descrivere con precisione il percorso che deve affrontare uno studente senza basi (come me) per arrivare a esprimersi nel linguaggio dei suoni. E io, dai tempi di Hanne e dei suoi canoni, ho deciso di affrontare questo percorso, dovunque mi porti. Cercavo solo un punto di partenza e Kretzschmar sembra sicuro di potermelo indicare. |