Questo studio comprende i diciotto soggetti che vanno dalla dominante alla tonica per moto discendente
e le relative risposte che nel trattato di Gedalge si trovano a pag 32.
Il proposito è diverso da quello dello studio precedente e questa versione è più curata e meglio legata.
I soggetti e le risposte di Gedalge ( le note evidenziate in blu nella partitura) vengono praticamente trattati come CF, sul quale si sviluppano le linee melodiche delle tre voci libere rimanenti.
Le doppie stanghette nella partitura indicano che su ogni soggetto-risposta può svilupparsi una fuga.
Credo che Adrian con la compilazione di questi movimenti fugati
volesse preparare una sorta di catalogo di possibilità,
pronte per essere inserite in un contesto più ampio.
E infatti come molti sanno la sua sinfonia più famosa
si costruisce in buona parte sull'elaborazione delle risposte indicate a pag 32 del trattato di A. Gedalge.
Questa sinfonia è conosciuta come "Americana" perchè si ispirava al romanzo "Amerika" di F.Kafka,
autore che Adrian seguiva dai primi racconti e che lo influenzò tanto
da portare anche lui alla determinazione irrevocabile di distruggere tutte le sue opere
che come per Kafka, avevano assunto un carattere quasi privato
e troppo intimo per quelle anime schive,
abituate a vivere in disparte, senza fare troppo rumore.
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Fatto sta che mi sono dato un obiettivo più alto per questo studio,
perché mi sono imposto di soddisfare pienamente il mio orecchio di ascoltatore,
senza le deroghe e i compromessi di chi si attiene esclusivamente alle prescrizioni della grammatica
e ad un utilitarismo didattico che a volte trascura le aspettative dell'ascoltatore avveduto.
Partendo dall'evidenza che i principi per formulare
un giudizio estetico obiettivo e valido per tutti sono sempre stati assai incerti,
ho dovuto assumere come metro di giudizio il mio giudizio estetico.
Non ho trovato metodi di giudizio
che garantissero l'oggettività, forse perché non ne esistono.
Il procedimento
è iniziato con la scrittura di tutte le 18 versioni di soggetto-risposta (in blu)
che ho poi distribuito nelle quattro voci, una partitura per quartetto
con una voce obbligata (da soggetto o risposta) che ho trattato in parte come Cantus Firmus,
alla quale vengono ad aggiungersi le tre voci libere.
Dico in parte perchè dopo la teoria sulle cinque specie, le imitazioni e le mescolanze,
il contrappunto allarga la sua attenzione alle caratteristiche armoniche,
e inizia a riconoscere gli incontri tra le voci
come tridi che permettono l'affermarsi di un pensiero accordale,
una architettura che prima non veniva riconosciuta.
Quindi inizio a costruire le voci libere con l'inserimento di note che possano definire un accordo,
ovvero una triade, o più raramente, nelle situazioni difficili, un bicordo
che cerchi un suo compimento e la sua ragione grazie ad un andamento fiorito (di quinta specie)
che inizia ad intuire i primi tratti tematici.
Per soddisfare il mio orecchio è necessario che la musica non sia monotona
quindi escudo le ripetizioni precise e cerco variazioni
che mi procurino continuamente stupore e poi soddisfazione,
per una risoluzione inaspettata che nel suo sviluppo si riveli giusta e coerente.
Il ritmo non sarà mai continuo e gli accenti melodici potranno alternarsi tra battere e levare.
Purtoppo ho perduto l'impressione che questo studio può dare in un primo ascolto e non la so recuperare.
Forse suona slegato, senza una direzione precisa e quindi risulta incomprensibile.
Ma il primo ascolto dei miei lavori non mi sarà mai concesso
e quindi rinuncio a darne qualsiasi valutazione.
Sento invece con certezza che questo studio ha un consumo
molto lento perchè ad ogni ascolto rivela simmetrie e rimandi che mantengono viva l'attenzione,
perché nell'ascolto precedente non si erano chiariti e quindi non erano stati del tutto consumati.
Questo soddisfa la mia richiesta di ascoltatore.
E questa soddisfazione si conferma anche nella divisone in tre momenti diversi dello studio
che sono quello classico e diatonico (fino a batt. 24),
cromatico, da batt 25
(a batt 29 si presenta un'unico caso di soggetto e risposta di tre battute).
A batt 36 sembra curiosamente di sentire una ripresa perchè cambia ancora lo stile e il metro
che si manterrà libero fino alla fine dello studio.
E questi tre momenti sembrano garantire varietà e struttura a questa fantasia.
L'idea di una forma così singolare si è sviluppata proprio durante l'ascolto
e mi ha guidato in un processo di correzione molto lungo,
perchè ad ogni riascolto mi fermavo sul primo intoppo ritmico, melodico o armonico
che il mio orecchio mi segnalava, per capirne le cause, per trovare un rimedio
(correzione che spesso finiva per coinvolgere diverse battute avanti e indietro).
Penso che questo lavoro di concentrazione restituisca numerosi vantaggi e abilità alla mia musa trascurata
e conduca la pratica ancora artigianale del contrappunto
verso quella più nobile, che Adrian chiamava di ginnastica spirituale
e che io chiamo l'arte della composizione musicale.
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