Oggi definiremo più precisamente il modo maggiore.
Prenderemo come modello la tonalità di C,
che useremo in tutti i nostri esempi e in tutti gli studi
perchè non ha diesis o bemolle in chiave (vedi circolo delle quinte).
E' comunque fondamentale ricordare sempre che anche tutte le altre 11 scale maggiori
condividono le stesse definizioni che stiamo per dare a quella di C.
Mentre due suoni simultanei non determinano un accordo ma un bicordo,
che viene nominato dal tipo di intervallo che compone (intervallo di seconda, di terza ecc.),
l'insieme sonoro formato da tre note diverse tra loro forma un accordo.
Gli accordi si costruiscono aggiungendo al suono costitutivo la sua terza, la quinta,
spesso la settima e più raramente la nona.
Si costruiscono cioè per sovrapposizioni di terze.
Utilizziamo questo procedimento per costruire un accordo su ogni nota della scala maggiore di C.
Nell'aggiungere le terze useremo solo le note comprese nella scala di C maggiore
(quindi non ci saranno # né bemolli).
E' questo il procedimento che definisce armonicamente la tonalità di C maggiore,
costruire per sovrapposizione di terze un accordo su ogni grado di quella scala maggiore
usando solo i suoni che le appartengono.
Di seguito gli accordi che si ricavano dalla scala maggiore di C.
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Per accordi intendiamo quindi un insieme di almeno tre suoni che si determinano aggiungendo
al suono che dà il nome all'accordo, almeno altri 2 suoni a distanza di terza l'uno dall'altro.
Ovvero gli accordi sono formati dalla prima nota, chiamata fondamentale,
a cui si aggiungono la sua 3a e la sua 5a.
In seguito e con il progredire degli studi, quando sapremo utilizzare correttamente queste triadi,
vedremo anche gli accordi con la settima e la nona.
Per ora ci limiteremo a definire gli accordi formati da tre suoni,
le triadi formate dalla fondamentale, la sua terza e la sua quinta.
Queste 3 note determinano anche il nome completo dell'accordo:
il suono più basso è definito tonica o fondamentale dell'accordo.
Quel suono
sarà l'inizio del suo nome.
Se l'intervallo di terza dalla fondamentale
è maggiore, l'accordo sarà maggiore.
C, F, G, sono gli accordi maggiori della tonalità di C (vedi pentagramma sopra),
perchè gli intervalli di terza che formano con la loro fondamentale (C-E, F-A, G-D)
sono intervalli di terza maggiore (vedi intervalli e tabella delle tonalità maggiori).
Quando la terza dell'accordo è maggiore
per convenzione il rapporto che la fondamentale ha con la sua terza
non viene indicato nel nome dell'accordo;
quindi è certo che C, F, G vogliano dire C maggiore, F maggiore, G maggiore.
Se l'intervallo di terza dalla fondamentale
è minore, l'accordo sarà minore,
e questa volta è necessario indicarlo nel nome.
Dm, Em, Am, Bmb5 sono gli accordi minori presenti nella tonalità di C Maggiore (vedi sopra).
Per quanto riguarda la nota più alta, cioè la quinta,
sappiamo dalla definizione degli intervalli
che l'intervallo di quinta dalla fondamentale può essere diminuito, giusto o aumentato.
Si conviene che quando la quinta è giusta non sarà necessario specificarlo nel nome.
Ma se la quinta è aumentata (#5) o diminuita (b5), il nome dell'accordo dovrà specificarlo |
L'ultimo accordo dell'esempio si trova sul VII (grado) di tutte le tonalità maggiori.
Per esempio nel caso della tonalità di C maggiore sarà l'accordo costruito su B
che è il VII (i gradi si scrivono in numeri romani) di C maggiore.
Questo accordo si chiama Bm5b ed
è un accordo dissonante, molto instabile,
che impareremo ad utilizzare con tutti gli accorgimenti
necessari
per mitigarne la durezza
e rispettarne la tendenza,
all'interno di schemi armonici coerenti.
Sulla base di quanto abbiamo stabilito finora, possiamo quindi
affermare che una tonalità maggiore (C) è composta da:
3 accordi Maggiori (nella tonalità di C avremo C, F, G, sul I, IV, V);
3 accordi minori (Dm, Em, Am, sul II, III, VI);
1 accordo minore con la quinta diminuita (Bm5b sul VII).
(vedi pentagramma sopra).
Quindi possiamo aggiornare la nostra tabella delle 12 scale maggiori,
che non specificherà più solo quali sono le note che compongono le scale,
ma definirà tutti gli accordi costruiti sui diversi gradi di quelle dodici scale. |