(in blu Soggetto e Risposta, in rosso il controsoggetto).
La mia intenzione era di scrivere una Romanza e invece mi sono ritrovato a sviluppare una Fuga.
Forse avevo voglia di lavorare ancora su una frase più che su una struttura armonica,
ritornare alla melodia pura di voci che dialogano secondo logiche contrappuntistiche.
Due strumenti o voci che si intrecciano su percorsi che a volte convergono e altre volte le allontanano
rispettando sempre l'autonomia e la coerenza della frase che affermano,
hanno sempre avuto per le mie orecchie, più interesse musicale e più forza emozionale di un'unica voce.
Tutti i brani che hanno buoni effetti sulle mie emozioni sono il risultato dell'incontro e del dialogo
di due voci.
Il soggetto di questa fuga minore in 3/4 occupa tre battute
e viene trattato secondo la tecnica della fuga reale,
ovvero non viene riconosciuta una modulazione all'interno del soggetto
anche se la seconda battuta viene spesso armonizzata come accordo diminuito
(cioè appartenenete al VII, grado che identifica la regione della dominante).
Forse alcuni teorici potrebbero definire come falsa risposta questo trattamento.
Ma a questo punto non mi importa più molto perchè questo studio non vuole presentarsi
come fuga scolastica. Mancano gli stretti che per me hanno un sapore troppo antico,
che costringono a rinunce importanti e impongono soggetti non sempre adeguati
con l'unico vantaggio di offrire una citazione filologica che non stupisce e non emoziona più.
Cè un pedale sulla tonica brevissimo e piuttosto buffo che inizia a battuta 40
e accenna a una risposta. Della fuga rimane l'organizzazione della frase di proposta
come
soggetto a cui segue una risposta, che sarà in rapporto di dominante
se il soggetto si mantiene nella regione della tonica,
o di tonica se il soggetto si sviluppa nella regione della dominante.
E rimane la costante della seconda voce in contrappunto doppio, cioè rivoltabile.
Le altre due voci sono libere e su quelle si costruisce la fuga, con una logica
che al contrario del contrappunto severo permette di sviluppare temi e motivi ricorrenti,
che vengono a disegnarsi spesso su strutture armoniche in progressione.
La tabella seguente riassume la struttura di questo studio,
presentando l'esposizione da batt 1 a batt 12,
un primo divertimento di quattro battute come ponte tra esposizione
e la trasposizione del soggetto nel suo relativo maggiore (C).
Gli ambiti tonali che proseguono lo studio sono quelli previsti dalla fuga di scuola.
Il punto che considero culminante e che mi piace riascoltare è da batt 25 a battuta
27
e più precisamente è quel B legato.
Non so perchè o come, ma in quel breve passaggio per un attimo l'acqua si trasforma in vino.
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