L'aspetto più interessante del mio nuovo lavoro in questo Caffè Concerto
è l'inesauribile paesaggio umano che offre allo sguardo.
Servo da bere e spio con discrezione la solitudine degli altri.
Non sono molti in fondo quelli che salgono fin quassù in collina per la voglia di ascoltare musica;
altre sono le illusioni e le speranze che spingono i solitari della notte
ad abbandonare la tranquillità domestica per raggiungere questo ritrovo chiassoso.
Alcuni vengono con il fermo proposito di ubriacarsi,
sicuri che l'alcool sia il più efficace analgesico a largo spettro per alleviare tutti i mali del loro vivere.
Altri vengono solo per chiacchierare, arrivano attrezzati con un'opinione su ogni cosa
e del tutto immuni all'idea che i loro giudizi non interessino a nessuno.
Ma la maggioranza dell'umanità che si spinge su questa collina viene in cerca dell'amore,
qualsiasi tipo di amore, da quello tenero e sentimentale
a quello che si esaurisce in una notte di piacere e appassisce allo spuntar del sole.
I cercatori di amore sono quelli che preferisco;
li riconosco da come si guardano intorno, dall'ansia con cui tengono d'occhio la porta di ingresso,
dalla malagrazia con cui scansano chi non è idoneo alla candidatura perché manca dei requisiti minimi.
Non sempre questa loro ricerca si risolve con successo.
Ma quando la serata è fortunata i cacciatori, o cacciatrici che siano,
avvistata la preda si lanciano con impeto nel tango della seduzione,
una danza allacciata che si sviluppa su alcuni passi fondamentali, che tutti conoscono.
Il ballo inizia invariabilmente dopo un incrocio di sguardi e si divide in tre movimenti caratteristici:
l'offerta, il consenso, il dialogo amoroso (introduzione, esposizione, sviluppo).
Quando la musica finisce, se la coppia ha raggiunto una buona intesa esce discretamente dal locale
nascondendo una lieve sfumatura di imbarazzo e non li rivedremo per alcuni giorni.
Può anche darsi che se l'intesa è davvero buona, venendo meno le ragioni della loro presenza,
non li rivedremo più.
Sorrido ricordando che tra me e mia moglie è andata più o meno in questo modo,
e il nostro amore è sopravvissuto più a lungo di quanto ci suggerivano previsioni e speranze,
fino alla comparsa del suo studente palestrato.
Del resto ero preparato all'idea che anche l'unione più solida si può guastare senza rimedio dopo 20 anni
perché la saponetta del bagno non era al solito posto. Spesso gli amori si spengono per consunzione.
E così mentre guardo i due innamorati uscire alla chetichella
penso che in fondo la mia storia d'amore con Linda ha trovato infine la sua risoluzione naturale,
l'unica che poteva concludere in modo credibile una lunga sinfonia sentimentale:
la nostra separazione consensuale e definitiva.
Il tango degli innamorati che segue si ispira alla danza della seduzione,
descritta come proposta (batt1), consenso (batt 13), dialogo amoroso ( batt 26).
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