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Studio 50B

Sempre il terzo periodo sviluppato in forma-canzone ma questa volta in tonalità minore e in 3/4.

Il ritmo armonico è più lento e anche qui procede quasi sempre ad intervalli di 4a superiore
osservando con più rigore la logica cadenzale.
L'accompagnamento e il ritmo sono decisamente convenzionali.

La mia attenzione si sposta sulla costruzione melodica, sulla generazione di motivi, sul fraseggio.
Quindi stabilisco i bassi, poi la melodia e infine l'accompagnamento,
che si presenta come completamento armonico delle voci estreme
in un ritmo che cerca di rimane complementare a quello della voce superiore.

Procedimento elementare, ma a quanto pare efficace,
perchè lo studio risulta ascoltabile e senza fastidi,
anche se la melodia non si sviluppa ancora con l'energia che vorrei .
Per ora inizio ad esprimerla con chiarezza, e questo non è male.

La sezione B è nel tono della dominante (cioè in MI).
Meglio sviluppata che nelle precedenti, comunque con più applicazione.

I IV VII I IV VII I-V I
Am D G#dim Am D G#dim Am-E Am
1a frase 2a frase
  
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Alla fine dopo ulteriori correzioni posso dirmi soddisfatto di questa miniatura.
Visto che ogni studio si presenta come musica a programma
(il programma in questo caso è l'applicazione del terzo periodo nella forma ABA'),
posso pensare che questa canzone in Lam, abbia assolto in modo convincente il suo compito.
Posso proseguire.


Studio 50C

Poi mi è venuta l'idea di confrontare i due stili, quello omofonico e quello polifonico.
Così ho provato a costruire una "canzone" (ABA') nello stile della polifonia armonica,
mantenendo la linea del basso dello studio precedente come architettura e organizzazione delle cadenze,
quindi mantenendomi nell'ambito del terzo periodo.

Anche la sezione B mantiene l'organizzazione armonica dello studio precedente

Sezione B di 4 battute nel tono della dominante
I IV VII I
E D G#dim E-E7

Le tre voci libere vengono trattate nello stile polifonico;
in questo studio presentano un modello che si ripete in altre voci trasportato di grado,
e con entrate su diversi tempi della battuta, che è il procedimento studiato come imitazione libera.
Si può dire che la voce principale si sposti da uno strumento all'altro, e che a volte, nei momenti più felici, le voci principali siamo due o addirittura tre.

Mi viene da pensare che questi siano i primi frutti degli studi di contrappunto che preparano queste pagine.

  
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